Nel giorno del cuore, una dedica speciale

Viola è una birra nata da passione, amore e creatività.
Viola come sinonimo di eccellenza, viola che nasce da un passato che non si dimentica, viola il fiore, viola in musica, viola il colore ottenuto dal rosso e dal blu passando per l’arancione, viola, affascinante nome di donna.

Ed è proprio una donna che vorremmo ringraziare, il suo nome è Paola Amati e lei, con la grazia propria di un estro tutto femminile, si è inventata il ‘cuore sole‘ divenuto poi simbolo di Viola numerotre 6.9. Un gesto, una spinta d’animo che si fa arte e che, proprio come per Birra Viola, genera qualcosa destinato ad un proprio percorso, semplicemente prendendo dalla nostra terra, dal sole, dall’orzo… portando avanti ciò che si ama ed innamorandosi di ciò che si fa.. poi se si sbaglia, non importa, avremo comunque creato qualcosa di vero e passionale! Vivere fino in fondo il momento, cogliere l’attimo, sempre! ..come quando gustiamo Birra Viola. Grazie Paola!

Ecco chi è Paola Amati…

Dipingo da sempre, fin da piccolissima. Amo dipingere più di ogni altra cosa. Non ho avuto modo per una serie di motivi di iscrivermi ad Accademia di Belle Arti come avrei desiderato fare. Sono un’artista autodidatta. Sento la profonda esigenza di dipingere per trasmettere sulla tela la bellezza e l’intensità che vedo e che poi interiorizzo: sento che mi esplodono nel petto e la pittura è il mio mezzo per manifestarle. Per me dipingere è un’esplosione interiore. A 23 anni ho aperto un laboratorio di decorazione realizzando stencil, trompe l’oeil e pittura su stoffa. Come autodidatta avevo studiato le tecniche pittoriche su alcuni manuali.

Fin da subito ebbi un ottimo riscontro e molte commissioni. Fui notata da una collaboratrice dell’ufficio stile di Moschino e realizzai per loro molti disegni utilizzati poi per le stampe sugli abiti della linea Moschino.

Da lì per passaparola mi contattò l’ufficio stile di Rifat Ozbek e per la linea Ultra Ozbek realizzai capi dipinti a mano. Uno in particolare ebbe molto successo durante la sfilata A/I 2000/2001. Era una maglia dipinta a mano con un unico disegno fronte/retro tecnica mista aerografo e pennello. Rappresentava un’odalisca su una scalinata dentro un palazzo ottomano. Fu un capo a tiratura limitata (ne replicai 3). Quando la giornalista di Vogue Anna Piaggi vide la maglia in sfilata ne volle una realizzata apposta su misura per lei e la foto della maglia ebbe l’onore di occupare una pagina intera di Vogue Italia ottobre 2000. Siccome la pittura sulla stoffa era molto leggera avevo il terrore che non tenesse i lavaggi, perciò il giorno che Ozbek mi chiese di incontrarlo perché mi voleva parlare ebbi il timore che volesse lamentare qualche inefficienza. Non lo avevo mai visto fino a quel momento. Rimasi sbalordita quando scoprì che voleva complimentarsi personalmente per il mio talento. Fu un’emozione grandissima per me che non dimenticherò mai. All’epoca lui era uno stilista molto affermato, un vero personaggio della moda internazionale.

Un paio di anni dopo chiusi la mia attività perchè volevo dedicarmi alla pittura ad olio e la pittura rispetto alla decorazione è tutto un altro mondo, ed è il mio mondo: quello attraverso il quale mi posso esprimere al massimo. Ora sto seguendo lezioni di pittura sotto la guida del maestro d’arte e noto pittore riminese Davide Frisoni. Grazie a lui sto riuscendo finalmente a far uscire quello che sento dentro direttamente su tela. Al momento sto esplorando come soggetto il ritratto e preparando una serie di tele per una prossima mostra.

Le opere che sto realizzando ora hanno un effetto volutamente materico per accentuare l’intensità del soggetto ritratto.

Il cuore realizzato per birra Viola ha infatti un effetto pittorico: è il tratto del pennello nel disegnare un cuore. Ogni tratto è unico e irripetibile ed è la sintesi di un sentire interiore. Mi ha ispirato l’amore e la passione che ha animato la realizzazione di una birra molto speciale appunto “pensata” con il cuore.

paola amati per Viola


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